La Sicilia, che è la più grande isola d'Italia, si trova nel Mediterraneo centrale, a sud della penisola italiana, da cui è separata dallo Stretto di Messina. Il suo clima è tipicamente mediterraneo. Con riguardo alla morfologia dell’isola, il vulcano dell’Etna, è di certo la caratteristica più importante della Sicilia. Tale vulcano, che con suoi 3.329 m d’altezza è il più alto ed attivo d'Europa. Esso rimane anche uno dei più attivi vulcani del mondo. Palermo è la capitale regionale della Sicilia. L'isola è distribuita in nove province: Agrigento (Isole Pelagie), Caltanissetta, Catania, Enna, Messina (isole Eolie o Lipari), Palermo (isola di Ustica), Ragusa, Siracusa, Trapani (isole Egadi e Pantelleria). A causa della sua forma triangolare, i Greci chiamavano la Sicilia, “Trinacria”, che significa "terra con tre teste". La Sicilia vanta una cultura ricca e unica, soprattutto per quanto riguarda l'arte, la musica, la letteratura, la cucina e l'architettura. L’isola è anche sede di importanti siti archeologici, come la Necropoli di Pantalica, la Valle dei Templi e Selinunte. In Sicilia si trovano ben sette siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Andando per ordine di iscrizione: Valle dei Templi, Villa Romana del Casale, Isole Eolie, Città tardo barocche della Val di Noto, Necropoli di Pantalica, Etna e Palermo arabo-normanna e le chiese cattedrale di Cefalù e Monreale. I primi abitanti dell’isola, i Sicani, gli Elimi e i Siculi, sono popolazioni di origine incerta, senza dubbio non autoctone: in epoca protostorica le Isole Eolie furono interessate dal fiorire di numerosi insediamenti, legati al commercio dell'ossidiana e legati alle Culture dell’Egeo. L’isola conserva varie zone di interesse naturalistico quali la foresta della Ficuzza nella Rocca Busambra, la riserva attorno al Pizzo Carbonara, nelle Madonie, l’oasi dei cosiddetti Pantani di Vendicari, nella punta sudorientale, la riserva marittima dell’isola di Ustica e, soprattutto, il Parco Regionale dell’Etna. Quest’ultimo vanta una magnifica ricchezza floreale e una considerevole diversità di specie vegetali, che cambiano a seconda del succedersi dei piani altitudinali (al piano inferiore la macchia mediterranea con lecci, mista alle colture di olivi e vite; poi querce e castagni tra i 1000 e I 1500 m; successivamente pini, faggi, betulle; infine l’arbusteto tra le scure rocce laviche) e naturalmente gli aspetti vulcanici, non meno straordinari, dei crateri fumanti. La fondazione di colonie quali Naxos, Siracusa, Selinunte, Gela e Lipari, risale alla dominazione dei colonizzatori greci, avvenuta tra il VI e il IV secolo a.C. Dai greci, la Sicilia trasse un’impronta fondamentale per lo sviluppo successivo, anche se fu presto contrastata dall’arrivo dei Cartaginesi, stanziatisi nell’area occidentale. Con la fine della seconda guerra punica e con la conseguente conquista della Sicilia ad opera di Marcello (212 a.C.), l’isola passò sotto la dominazione dei romani, i quali lasciarono la loro eredità nella campagne, più che nelle città. Piazza Armerina, cittadina famosa per i imponenti mosaici della (patrizia) Villa Romana del Casale, ne rappresenta un esempio di rilievo. Gli Arabi giunsero in Sicilia nella prima metà del IX secolo ed è a loro che si deve la frantumazione dei latifondi in unità minori, la costruzione di un capillare sistema idrico, la salvaguardia dei boschi e la revisione delle strutture economiche e giuridiche isolane. Dall’ XI secolo, la Sicilia normanna subentra alla Sicilia araba. Questo periodo è caratterizzato dal ritorno giurisdizionale sotto la chiesa di Roma e dall’instaurazione del sistema feudale nelle campagne. La regione divenne una terra di netto predominio aristocratico, sia nelle campagne che nelle città. Oggi, il turismo in Sicilia registra una crescita significativa. Questo è dovuto sia agli eccezionali paesaggi dell’isola che al patrimonio artistico in essa lasciato dai greci, romani, arabi e normanni. Come esempio, basta semplicemente ricordare Agrigento, Segesta e Selinunte, con i loro resti della Magna Grecia, o anche la Palermo araba e normanna. A livello enogastronomico, la regione-isola Siciliana è riconosciuta come una delle migliori destinazioni d’Italia. Tra i vini, il Marsala, un vino liquoroso tipico dell’omonima zona situata nella provincia di Trapani, ha da tempo acquistato notorietà internazionale. Nel 1860 la Sicilia venne unita al Regno d’Italia grazie all'impegno militare di Garibaldi.